lunedì 10 marzo 2014

Previsioni meteo estate 2014: giugno nella norma, luglio bollente, agosto variabile?

Si fa presto a dire: "sarà un'estate calda" perchè la bella stagione difficilmente tradisce le aspettative nel Mediterraneo; infatti le estati che hanno fatto cilecca si contano sulle dita di una mano negli ultimi 20 anni. 

Secondo le prime proiezioni che riguardano il trimestre estivo, da prendere sempre con le dovute cautele, spunta un giugno complessivamente caratterizzato da condizioni termiche in linea con la media, con qualche disturbo temporalesco in arrivo da ovest di tanto in tanto, in particolare al nord e al centro e nessuna ondata di caldo particolarmente oppressiva. 

Il mese più caldo e stabile potrebbe risultare quello di luglio, quando i termometri potrebbero lievitare su gran parte del territorio, portandosi al di sopra delle medie del periodo, con punte di caldo ripetute ed intense, specie al centro-sud, mentre al nord, in particolare lungo la fascia alpina e prealpina, di tanto in tanto potrebbero verificarsi passaggi temporaleschi rinfrescanti ma purtroppo in grado anche di provocare danni.

Le rimonte anticicloniche africane diverrebbero meno importanti durante il mese di agosto, che soffrirebbe di alcuni inserimenti di impulsi temporaleschi diretti dal Triveneto verso le regioni adriatiche e poi al sud, in un contesto termico generalmente prossimo alle medie del periodo. 

Le regioni nord-occidentali rimarrebbero spesso sottovento rispetto a questa circolazione e dunque non riceverebbero precipitazioni, che diserterebbero anche la Sardegna e le regioni centrali tirreniche. 

Si tratterebbe dunque di un'estate tipica, con caldo importante ma non eccezionale, soprattutto perchè il modello prende in considerazione la possibilità di una primavera a tratti instabile sull'Italia, con il Mediterraneo che dunque non risentirebbe eccessivamente degli effetti dell'inverno mite.

Nota di redazione: 
ricordiamo ai nostri lettori che si tratta di tendenze generali, elaborate da un nuovo complesso modello sperimentale che utilizza milioni di dati provenienti da tutto il mondo e basa i suoi algoritmi sull’importante interazione tra oceani, terra emerse ed atmosfera. L’affidabilità del modello, e delle relative proiezioni stagionali, sta crescendo progressivamente, tanto che le linee di tendenza sino a 2 mesi possono raggiungere probabilità di successo superiori al 65%, per poi calare lentamente e progressivamente in base alla lontananza della previsione.
Fonte: meteolive