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sabato 28 febbraio 2015

Previsioni meteo domani Domenica 1 Marzo

Fonte: meteolive

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L’affascinante quanto misterioso fenomeno delle “onde di ghiaccio”, scopriamo come si generano

La forte ondata di gelo che recentemente ha colpito il Canada orientale e il nord-est degli Stati Uniti continua ad avere pesanti ripercussioni. Le temperature estremamente basse, sotto il punto di congelamento per diversi giorni, stanno anche ghiacciando molti laghi, fiumi, e le acque interne di baie e porti lungo le coste canadesi orientali. Persino davanti le coste del Maine e del Massachusetts le temperature scese sotto la soglia dei -10°C -15°C hanno generato un sottile strato di ghiaccio nuovo che sta arrecando non pochi disagi alla navigazione marittima, e non solo. In questi giorni anche il tratto di oceano attorno l’isola di Nantucket, 48 km a sud di capo Cod, poco a largo delle coste del Massachusetts, si è temporaneamente ghiacciato, tanto da originare pure l’affascinante quanto misterioso fenomeno delle “onde di ghiaccio”.
Nantucket (4)In questo caso il fotografo e surfista Jonathan Nimerfroh si è trovato di fronte ad “onde semi-ghiacciate”, perfettamente modellate dall’azione del vento e del gelo, che hanno contribuito a produrre l’affascinante quanto rarissimo fenomeno naturale. A differenza delle grandi “onde di ghiaccio” comparse negli inverni scorsi, fra il Canada, l’Alaska e le coste della Siberia orientale, dove si sono generati dei veri e propri muri di ghiaccio alti fino a più di 4-5 metri, in questo caso il fenomeno (fortunatamente) non ha assunto dimensioni talmente significative da arrecare danni a cose e persone. Sulle “onde di ghiaccio”, o “onde congelate”, recentemente si è acceso un interessante dibattito scientifico. Molti glaciologhi sostengono che non basta una temperatura estremamente bassa, sotto il punto di congelamento, per fare congelare le onde. Erin Pettit, glaciologo dell’University of Alaska, sostiene di “ non aver mai visto onde congelare in questo modo. In Alaska non è il ghiaccio a congelare le onde, semmai sono le onde a rompere il ghiaccio marino “.
ice-wave3Negli anni passati il fenomeno, in condizioni meteorologiche analoghe a quelle viste di recente negli States, si era già più volte osservato sui grandi specchi lacustri canadesi. Il caso più eclatante è stato quello osservato sulle coste della Siberia orientale durante lo scorso inverno, nel mese di Gennaio. Una gigantesca “onda di ghiaccio”, alta sui 8-9 metri, si era formata sulla costa del mare dei Čukči. L’imponente muro di ghiaccio, che avanzava dal mare dei Čukči era stato osservato dagli abitanti del villaggio di Čukčo. Un boato molto forte aveva accompagnato lo spostamento dell’”onda di ghiaccio” alta 9 metri e lunga diversi chilometri. Questo muro di ghiaccio si era poi abbattuto sulla costa della Čukotka, colpendo un’area scarsamente popolata e arrestando la sua devastante corsa ad una decina di metri dalla costa, senza mettere in pericolo gli abitanti dei villaggi di Inchun e di Uelen.
extra_0724_IceburgTsunamiQuell’imponente “onda di ghiaccio”, la più grande mai osservata e documentata finora sulla Terra, si era formata a seguito del soffio di forti venti di tempesta, che dalla Calotta Artica spiravano in direzione del mare dei Čukči. A questo si è poi sommato l’effetto dell’alta marea e le temperature gelidissime dell’aria, scese abbondantemente sotto il punto di congelamento. L’azione combinata, fra forti venti, maree e aria molto gelida, ha favorito la comparsa e l’accumulo di questa impressionante massa di ghiaccio che si è poi propagata in direzione della costa siberiana, senza arrecare danni ai villaggi limitrofi lambiti dall’impatto di questo muro di ghiaccio.
Fonte: meteoweb
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Previsioni Meteo, arriva marzo ma inverno continua a ruggire: tempesta di neve e gelo sull’Italia dal 5 all’8 [MAPPE]

L’Italia vive il weekend in cui febbraio passa le consegne a marzo, che inizierà domenica e sarà caratterizzato nei suoi primi tre giorni da un clima ventoso e variabile con molte nubi ma anche tante schiarite e temperature che aumenteranno sensibilmente sui rilievi, dove la neve si scioglierà rapidamente, ma si manterranno su valori miti per il periodo ma comunque invernali al suolo a causa dell’inversione termica. Nel corso della giornata di mercoledì 4, invece, inizierà una nuova irruzione di freddo che colpirà dapprima il centro/nord, per poi estendersi al sud nella notte e nelle prime ore del mattino di giovedì 5 marzo. Sarà l’inizio di un lungo periodo di freddo e maltempo concentrato al centro/sud, che durerà almeno fino a lunedì 8 marzo con forti venti, tanto maltempo, abbondanti precipitazioni e nevicate fino a bassa quota.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, le Regioni più colpite saranno Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. La neve potrebbe cadere fino ai 200-300 metri di quota nelle Regioni centrali Adriatiche, oltre i 300-400 metri in Puglia e nelle zone interne della Campania, oltre i 500-600 metri all’estremo Sud tra Calabria e Sicilia, con accumuli abbondanti in modo particolare nella dorsale orientale dell’Appennino centrale, e in quella tirrenica tra Calabria e Sicilia. Ma oltre a freddo e neve, ci sarà forte maltempo con intensi temporali, venti impetuosi e forti mareggiate. Gli ultimi aggiornamenti, infatti, alimentano l’entità della perturbazione con un ciclone molto intenso proprio tra l’Italia e i Balcani, come possiamo osservare nelle mappe serali del modello britannico ECMWF:

venerdì 27 febbraio 2015

Quanto sono le possibilità che l'Italia sia colpita dall'irruzione artica a marzo?

In questa flash modelli mattutina, vogliamo vagliare con attenzione le probabilità che la prevista irruzione artica che colpirà l'Europa intorno al 4/6 marzo possa riuscire a raggiungere anche l'Italia.
Il modello americano, GFS, nell'emissione mattutina ha molto attenuato l'intensità dell'irruzione fredda. Infatti il ponte altopressorio non riuscirebbe ad estendersi verso l'area russo-scandinava, permettendo alle masse artiche di colpire velocemente il nostro paese e poi di scivolare verso l'area balcanica.
Il modello canadese, GEM, ha una visione ancora propensa ad una irruzione più corposa, con fase finale di natura continentale. Infatti il ponte di Woeikoff si formerebbe permettendo all'aria gelida di scivolare verso ovest (vedi il pannello).
Il modello inglese UKMO arriva solo a 144h, ma vede chiaramente l'irruzione di aria artico-marittima sull'Italia per il 4/5 marzo.
Infine il modello europeo, ECMWF, sembra confermare la possibilità di una irruzione corposa su tutta l'Europa centro-orientale, compresa anche l'Italia.


Ovviamente di tratta di una linea di tendenza ancora lungi dall'aver trovato una risposta definitiva.
Fonte: meteogiornale

Previsioni meteo domani sabato 28 Febbraio

Fonte: meteolive

giornata
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pomeriggio
sera

Previsioni Meteo: conferme sull’irruzione di gelo e neve del 4-5 marzo, potrebbe durare a lungo!

L’inverno continua a ruggire: ultimi due giorni di febbraio all’insegna del forte maltempo al centro/sud, poi marzo inizia subito con una nuova irruzione di gelo e neve che arriverà sull’Italia tra mercoledì 4 e giovedì 5 marzo, e secondo gli ultimi aggiornamenti potrebbe durare a lungo condizionando il tempo dell’Italia con freddo e nevicate fino a metà mese.
winter-isolation-wallpapers_17613_1366x768In base ai principali centri di calcolo, le precipitazioni più intense tra venerdì 27 e sabato 28 febbraio interesseranno ancora in modo particolare Puglia, Molise, Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia, Regioni già funestate dal maltempo più intenso degli ultimi giorni. Poi breve tregua tra domenica 1 e martedì 3 marzo, con correnti occidentali e temperature in lieve aumento (non mancheranno nubi, nebbie, foschie e precipitazioni nel versante tirrenico), prima dell’irruzione fredda che inizierà tra mercoledì 4 e giovedì 5 e nei giorni successivi si concentrerà soprattutto al centro/sud, con forte maltempo e abbondanti nevicate sui rilievi appenninici fino a bassa quota. La neve non arriverà su coste e pianure al Sud, ma potrebbe spingersi fino a quota zero al centro/nord. Ovviamente per tutti i dettagli sulla tempistica del nuovo peggioramento, l’entità dell’irruzione di freddo e le zone più colpite, bisogna ancora aspettare. La tendenza, però, è ormai chiara. Ed è quella di un inverno che continuerà a ruggire ancora. Anche a marzo.
Fonte: meteoweb

giovedì 26 febbraio 2015

Previsioni Meteo, anche a marzo l’inverno continuerà a fare sul serio: irruzione di gelo e neve la prossima settimana!

Mentre l’Italia è flagellata dal maltempo che sta mettendo in ginocchio le Regioni del Sud, ci avviciniamo all’inizio del mese di marzo e quindi all’inizio della primavera meteorologica che – in attesa dell’equinozio che quest’anno cade il 20 marzo, in concomitanza con l’eclissi totale di sole – prenderà il via proprio questa domenica, il 1° marzo. I primi tre giorni del nuovo mese saranno caratterizzati da una variabilità diffusa con tese correnti occidentali e piogge nelle zone esposte al Tirreno nel centro/sud, mentre altrove il sole giocherà a nascondino con le nubi.
07Le temperature aumenteranno in quota ma rimarranno fresche al suolo, poi mercoledì 4, la prossima settimana, inizierà un lungo periodo di freddo e maltempo a causa di una nuova irruzione fredda proveniente da nord/est. Le temperature crolleranno fino a 8-9°C sotto le medie del periodo, la neve potrebbe imbiancare persino coste e pianure al centro/nord anche se i fenomeni più intensi in termini di maltempo (precipitazioni, temporali, venti intensi e mareggiate) si concentreranno ancora una volta al Sud, dove la neve sarà copiosa sui rilievi fino a quote di bassa collina.
E’ un inverno straordinario per freddo, neve e maltempo nelle Regioni del Sud: una stagione che non ha alcuna intenzione di mollare la presa e continuerà a fare sul serio anche a marzo. 
Fonte: meteoweb

FOTO DEL GIORNO!!! L'inverno esploderà a marzo? Pare di si...

FOTO del GIORNO: la grande gioia di poter vedere la neve per la prima volta dal vero. Molti qui in Italia purtroppo non hanno un feeling con la neve e non comprendono la grandezza del fenomeno, tale da far fermare i ciclisti ruandesi in allenamento nello Utah. Un mucchietto di neve sporca a bordo strada è bastato per colpirli in modo così intenso da fargli sospendere l'allenamento e ad inchinarsi di fronte alla suggestione soprannaturale del bianco. Riflettete!

SITUAZIONE: una depressione insiste ancora sul Mediterraneo centrale determinando condizioni di forte instabilità sulle regioni meridionali e sino all'Abruzzo in Adriatico, altrove sono comunque presenti banchi nuvolosi irregolari che circolano alla periferia dell'area ciclonica, centrata stamane a ridosso della Sicilia. 

EVOLUZIONE: la depressione insisterà sino a venerdì, ma nel week-end verrà parzialmente rinvigorita dalla discesa di un corpo nuvoloso sfrangiato, la parte meridionale di un fronte che si spezzerà all'altezza delle Alpi occidentali. Sarà dunque un fine settimana variabile ma, mentre sulle altre regioni non mancheranno alcuni momenti di sole, al sud e sulle isole saranno possibili ancora delle precipitazioni.

PROSSIMA SETTIMANA: si aprirà all'insegna di forti correnti occidentali che spingeranno corpi nuvolosi a ridosso delle Alpi e aria umida sui versanti tirrenici, ma senza essere coadiuvati dall'inserimento di una vera saccatura; pertanto i fenomeni, peraltro modesti resteranno relegati ai settori alpini confinali e al medio Tirreno, più sole in Adriatico e al sud. 

COLPO DI SCENA: da giovedì 5, come era stato preventivato da ben 72 ore, sembra probabile invece un affondo depressionario molto netto da nord, grazie anche alla pulsazione dell'anticiclone verso il nord del Continente. Pertanto si andrebbe profilando un generale peggioramento, specie al centro-sud, accompagnato da un brusco calo termico e da nevicate a quote molto basse in Appennino.

ALTRO COLPO DI SCENA: ma la vera svolta arriverebbe subito dopo con una circolazione antizonale alle latitudini mediterranee, cioè con l'alta pressione sbilanciata sulla Scandinavia e aria fredda in inserimento da est verso ovest con moto retrogrado nel week-end 7-8 marzo, freddo anche intenso e ancora occasione per nevicate, questa volta anche in pianura. Seguite tutti gli aggiornamenti.

OGGI: al sud e sull'Abruzzo tempo instabile con annuvolamenti a tratti intensi associati a rovesci o brevi temporali, localmente grandinigeni, neve oltre i 1000m, locali rovesci anche sulle Marche. Su tutte le altre regioni nuvolosità irregolare con ampie schiarite sui versanti tirrenici, sulla Sardegna occidentale e sull'estremo nord-ovest, segnatamente Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria di Ponente. Temperature in lieve aumento nei valori massimi. 

DOMANI: ancora tempo instabile al sud e sull'Abruzzo con locali acquazzoni ma anche ampie schiarite. Altrove inzialmente tempo buono o discreto ma con tendenza a graduale aumento della nuvolosità alta e sottile sul nord-ovest in estensione a tutto il settentrione, alla Sardegna e all'alto Tirreno. In serata deboli nevicate sui settori alpini confinali della Valle d'Aosta e del Piemonte. Temperature minime in lieve calo, massime senza grandi variazioni.
Fonte: meteolive

Previsioni meteo domani Venerdì 27 Febbraio

Fonte: meteolive

giornata
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sera

Maltempo, l’Italia si sta sgretolando: piogge senza precedenti da Nord a Sud, due morti e non è finita…

Era uscito di casa, nonostante le forti piogge, per verificare se ci fosse un pericolo di frane nella zona del ristorante della sua famiglia. I familiari non vedendolo rincasare hanno avviato le ricerche. Sono bastati pero’ pochi minuti per fare la drammatica scoperta: Giuseppe Iallonardo, 50 anni, e’ stato travolto ed ucciso da una frana. La tragedia e’ avvenuto nel pomeriggio di oggi in localita’ Olmitello-Maronti nel Comune di Barano d’Ischia. Iallonardo, raccontano i suoi parenti, per tutta la vita si era impegnato per la tutela della zona dove viveva, dell’intero comune di Barano e dell’isola d’Ischia. La sua salma e’ stata posta a disposizione dell’autorita’ giudiziaria per l’esame autoptico.
frana ischia (7)Ormai da oltre due giorni il maltempo non concede tregua nelle regioni del Centro-Sud. I disagi sono notevoli: a decine gli interventi dei vigili del fuoco. Oggi l’isola d’Ischia e’ tagliata in due per la chiusura della strada provinciale di collegamento tra i comuni di Barano e Serrara Fontana (Napoli). Il traffico e’ stato interdetto a causa della caduta di massi sulla carreggiata e per il rischio frane. Collegamenti marittimi a singhiozzo per Capri e l’isola d’Elba- Per Legambiente quanto accaduto oggi ad Ischia deve essere un monito che non puo’ cadere nel nulla. ”Questo Paese deve affrontare subito le questioni strutturali e politiche che possano metterci al riparo dal ripetersi di eventi di questo tipo”, ha detto Michele Buonomo, presidente di Legambiente della Campania.
fiume burano 01Otto comuni su 10 in Italia sono a rischio” ha ribadito la Coldiretti. La tragedia di Ischia è soltanto l’ultimo disastro del maltempo che negli ultimi giorni sta flagellando l’Italia. Ieri sera un’altra persona è deceduta a Trapani a causa del forte vento. Sono quindi già due le vittime di quest’ondata di maltempo, che non è affatto finita.
Le infiltrazioni d’acqua dei giorni scorsi e le forti piogge di oggi hanno provocato nelle Marche il crollo di un tratto delle mura storiche del comune di Belforte del Chienti (Macerata). A Fabriano i vigili del fuoco hanno soccorso alcune persone rimaste bloccate all’interno della loro auto nel sottopassaggio ferroviario, coperto da un metro d’acqua per le forti piogge delle ultime ore. Il vento, invece, ha danneggiato il tetto del mercato ortofrutticolo a Pistoia. E’ stata divelta una porzione di copertura. Per una frana, in serata, e’ stata chiusa al transito la strada statale 188 al km 31,200, nel territorio di Salemi (Trapani).
Per Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera ”la tragedia di Ischia ci ricorda che l’Italia e’ un paese dal suolo fragile, reso ancor piu’ vulnerabile dai mutamenti climatici in atto, e che la messa in sicurezza, la manutenzione e la corretta gestione del territorio sono una priorita”’. La situazione è pesante soprattutto in Emilia Romagna, Marche, Campania e Sicilia, ma nei prossimi due giorni altre forti piogge colpiranno Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata e Campaniacon altre precipitazioni abbondanti lì dove questo febbraio è già da record. I dati pluviometrici sono impressionanti, da nord a sud, con parziali annui senza precedenti nella storia per il primo bimestre dell’anno. E il Paese si sgretola sotto i colpi dei cicloni che continuano ad investire lo Stivale, ancora adesso che siamo in pieno inverno e sui rilievi c’è tantissima neve, in attesa della primavera che con le sue piogge e il suo caldo porterà altri eventi di dissesto idrogeologico quando la neve – quest’anno eccezionalmente abbondante – si scioglierà andando ad ingrossare ulteriormente i corsi d’acqua del Paese. E alimentando altri fenomeni calamitosi.
Fonte: meteoweb

mercoledì 25 febbraio 2015

USA: Gelo e neve fino a Domenica. A Boston oltre 2 metri e mezzo di neve

Sebbene le previsioni mostrino una parziale attenuazione del gelo e della neve per la prossima settimana, almeno fino a Domenica più della metà della popolazione degli Stati Uniti d'America, circa 175 milioni di persone, dovrà ancora fare i conti con temperature polari e nuove nevicate.
Gli ultimi accumuli sostanziosi attesi tra la giornata di oggi e quella di domani a causa di una depressione che si sta muovendo dal Canada verso gli stati nord orientali.
Il grosso della neve dovrebbe interessare lo stato del Maine con punte di 40-50cm ma anche gli stati del New Hampshire e del Massachusets riceveranno la loro razione.
Boston si avvia dunque verso un record stagionale assoluto per la città, superare i 2 metri e mezzo di accumulo.
E quando parliamo di accumulo stagionale ci riferiamo alla neve caduta dall'inizio di Gennaio, neve che non si è mai sciolta e sta ancora tutta li.
Pensate che alcuni ciclisti si sono improvvisati minatori e scavato nei muri di neve dei veri e propri tunnel per ripristinare la viabilità delle piste ciclabili in alcuni punti della città.
Intanto, gli stati del Midwest Battono i denti per le temperature polari, sulle pianure del Michigan attorno ai grandi laghi, ormai completamente gelati, si sono raggiunte minime di -25° e anche sulla costa orientale nello stato di New York si rabbrividisce, la Grande Mela questa notte ha avuto una minima di -14°.
Temperature sottozero, fino a -6° hanno raggiunto anche il Tennesee , l'Alabama settentrionale e lo stato del Mississippi.
Oasi felice la Florida con 15° a Miami.
Fonte 3BMeteo

Allerta Meteo: forte maltempo al centro/sud intorno al ciclone sempre più vicino alla Sicilia, le previsioni

E’ un’altra giornata di maltempo al centro e sud Italia a causa del ciclone posizionato nel basso Tirreno, sempre pi vicino alla Sicilia dove arriverà nel pomeriggio. Proprio all’estremo Sud, tra Calabria e Sicilia, nelle prossime 36-48 ore si verificheranno i fenomeni di maltempo più intenso con piogge torrenziali in modo particolare nelle zone joniche di Calabria e Sicilia, dove potranno cadere fino a200mm di pioggia nelle località più colpite. La quota neve, crollata stamattina fino ai 600 metri, risalirà fino ai 1.400/1.500 metri di altitudine già da stasera.  Intanto in Abruzzo ha iniziato a diluviare, e saranno piogge torrenziali fino a domani mattina con picchi di oltre150mm nelle colline regionali. La quota neve si assesterà intorno ai 1.000 metri di altitudine.
Fonte: meteoweb

Grande neve in arrivo sull'Appennino e non solo: ecco quanta ne cadrà

L'approfondimento di un vortice depressionario sul Tirreno Meridionale, alimentato dall'intrusione d'aria fredda artica, determinerà un'ulteriore intensificazione del maltempo nel corso delle prossime 24 ore dall'Emilia Romagna verso tutto il Centro-Sud. E come già detto sarà un'ondata di maltempo prettamente invernale: il richiamo di sostenute correnti nord-orientali nei bassi strati esalterà le precipitazioni lungo i versanti adriatici, dove sono attese le precipitazioni più abbondanti che risulteranno nevose sui rilievi già a quote localmente collinari.La mappa in basso mostra le precipitazioni attese nella giornata di mercoledì, mettendo appositamente in risalto la previsione delle nevicate. La neve cadrà particolarmente copiosa su parte dell'Appennino Emiliano-Romagnolo e verso sud a coinvolgere in maggior misura i settori marchigiani, abruzzesi e molisani. La quota neve si assesterà mediamente attorno ai 600-900 metri. La neve non risparmierà nemmeno la parte meridionale della dorsale appenninica ed i rilievi delle due Isole Maggiori in genere a quote attorno gli 800-1000 metri.
Fonte: meteogiornale

METEO A 15 GIORNI: ecco l'inverno...a MARZO

Quando si parla di freddo intenso sull'Italia, gli occhi degli appassionati e degli addetti ai lavori difficilmente scrutano il grande nord. Il freddo che arriva da quella direzione risulta spesso instabile, ma mai eccezionalmente crudo.
Il freddo di "qualità superiore", quello pellicolare, che si deposita sulle pianure e negli anfratti vallivi come se fosse "colla", arriva da est. Quando sull'Italia si spalancano le porte dell'est arriva un gran freddoed è assai probabile che alle basse temperature siano associate anche nevicate.
Negli ultimi due inverni, l'aria continentale da est non si è fatta praticamente vedere ed è stata spesso rimpiazzata da correnti di matrice polare o artica. Tutto ciò non ha consentito ondate di freddo degne di nota in Italia, sebbene il tempo abbia mantenuto una spiccata nevosità già a quote di media montagna, se non in collina.
Per avere correnti orientali gelide sull'Italia serve un blocco quasi completo del vortice polare, unito ad un drastico calo del getto sul centro-nord Europa. Questa situazione potrebbe verificarsi durante la prima parte di marzo, anche per merito di un fisiologico rallentamento del vortice che solitamente avviene in questo periodo.
La cartina in alto a sinistra ci mostra l'ipotesi del run ufficiale del modello americano per il week-end del 7-8 marzo. Quello che dovrebbe essere il primo fine settimana di primavera (meteorologica) potrebbe trasformarsi in un gelido respiro nevoso per la nostra Penisola, con la neve che cadrebbe anche in pianura al nord e su parte del centro.
Come abbiamo anticipato questa mattina in altra sede, la tesi contemplata dal run ufficiale del modello americano è parzialmente avvalorata anche dalla media delle 20 corse alternative del modello medesimo, che mostrano scenari tutt'altro che primaverili per l'Europa e lo Stivale Italico.
Alcuni di questi scenari fanno sforare l'ipotesi fredda anche dopo il 10 marzo, come dimostra la seconda cartina a lato.
La primavera potrebbe quindi iniziare sotto una cattiva stella? Se così fosse, servirà tempo per elidere la grossa lacuna fredda che si verrà a creare in prossimità del Continente. Staremo a vedere.
Fonte: meteolive