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venerdì 28 febbraio 2014

Aurore Boreali, magnifico spettacolo sui cieli britannici: video e foto

Rosso, verde, giallo, una moltitudine di colori ed il cielo che appare come fosse pitturato. Spettacolo suggestivo, nella notte tra il 27 e 28 febbraio, per tutti coloro che hanno potuto ammirare lo spettacolo dell'aurora boreale sui cieli del Nord Europa. L'eruzione solare dei giorni scorsi (leggi qui per approfondimenti) è stata così potente, da rendere visibile l'aurora boreale a latitudini insolitamente basse, fin sul nord dell'Inghilterra (territori di Gloucestershire, Essex e Norfolk).
Il cielo per circa un paio d'ore si è illuminato, cambiando colore come dai numerosi video postati in rete. Non solo nord dell'Inghilterra, Scozia e Galles, ma anche l'Irlanda ha potuto godere dei panorama notturni mozzafiato derivanti dalla tempesta magnetica (l'interazione tra le particelle di materia coronale del sole con l'atmosfera terrestre): la foto sottostante, che lascia davvero a bocca aperta, è stata scattata sull'Irlanda del Nord, nella contea di Tyrone.

Previsioni per SABATO 1 marzo: MALTEMPO intenso su tutta l'Italia

La perturbazione giunta nella tarda serata di giovedì farà sentire i suoi instabili effetti su praticamente l'intero Stivale, portando forti piogge al Nord, tanta neve sui rilievi e intensi temporali sulle regioni del medio-basso versante tirrenico.
Nord Italia: sarà una giornata di forte maltempo ovunque. Fin dalla mattinata infatti pioverà su praticamente l'intero Stivale, con fenomeni anche intensi tra Liguria, Piemonte, Lombardia e Veneto. Nevicherà copiosamente sulle Alpi al di sopra dei 700-800 metri. Piogge e nevicate che insisteranno poi fino alla notte, perdendo gradualmente consistenza e concentrandosi soprattutto sul Triveneto.
Centro Italia: giornata fortemente instabile soprattutto sulle regioni del versante tirrenico, ove a frequenti annuvolamenti si alterneranno furiosi acquazzoni sparsi che soprattutto sul Lazio potrebbero a tratti presentarsi a carattere temporalesco. Andrà un pò meglio per quanto riguarda invece il medio Adriatico, ove non mancheranno delle schiarite, così come non escludiamo la possibilità di diffusi acquazzoni soprattutto al pomeriggio. Nevidherà sull'Appennino al di sopra dei 900-1100 metri.
Sud Italia e Isole: fin dal mattino pioverà a tratti forte, a tratti moderato, tra la Sardegna, la Campania e l'ovest della Sicilia, ma con rapida estensione della fenomenologia anche alla Calabria e alla Basilicata entro il primo pomeriggio. Proprio in queste aree (tra Campania, Calabria tirrenica e nord-est della Sicilia) non mancheranno dei forti temporali. Entro la serata piogge e rovesci sparsi anche sulla Puglia centro-meridionale.
Temperature: in calo al Centro-Nord, stazionarie sul resto del Paese. Farà un pò freddo all'estremo Nord-Ovest e sulle regioni del versante tirrenico. Le massime, fondamentalmente, si attesteranno ovunque tra+7/+12°C.
Fonte: meteoportaleitalia

Maltempo su Roma, tanta pioggia fin dalla tarda mattinata: si riaprono buche e voragini

Piove su Roma fin da stamattina. All’inizio solo pioviggine leggera, poi intorno alle 11 i primi rovesci intensi, anche se localizzati e in rapido spostamento. Sono però bastati a lasciare accumuli di oltre 5 mm e a ricreare situazioni simili a quelle vissute dai romani i primi giorni del mese: grosse buche sul manto stradale, allagamenti, fango che invade le corsie. Da nord a sud la situazione è segnata dal dissesto delle strade, da ampie pozzanghere e da un traffico intenso. È allarme anche per le numerose frane attive a Monte Mario ed in generale a Roma nord e non ancora stabilizzatesi.
Intanto, vediamo i dati meteo: dal punto di vista delle temperature alle 15 venivano registrati circa 10°C su Roma. Il cielo è molto nuvoloso, con brevi rovesci sparsi ma intensi e parziali schiarite. Gli accumuli pluviometrici sono variabili a seconda delle zone della città, ma risultano comunque inferiori ai 10 mm. Secondo i dati dell’Ufficio Idrografico della Regione Lazio al pluviometro del Collegio Romano (dietro piazza Venezia) sono caduti dalla mezzanotte 6,2 mm di pioggia, 7 mm a Roma ovest, 8,8 mm a Tor Vergata e poco meno di 6 mm a Roma nord. Accumuli non particolarmente consistenti, ma quanto basta per far tornare una situazione di saturazione dei terreni. Evidentemente le due settimane di bel tempo appena vissute non sono bastate a far assorbire l’enorme quantità d’acqua scesa fra gennaio e primi di febbraio.
Fonte: meteoweb

Allerta protezione civile per SABATO 1 Marzo: LEGGETE e DIFFONDETE

MeteoLive.it vi segnala l'allerta diramata dalla Protezione Civile per fenomeni avversi e dunque il loro punto di vista riguardo al maltempo previsto.Forniamo così un servizio socialmente utile alla collettività, complementare rispetto alle nostre più dettagliate previsioni meteorologiche per ogni comune italiano e gli approfondimenti che già trovate continuamente aggiornati sul nostro portale. E' importante precisare che tali allerte vengono aggiornate dalla Protezione Civile solo una volta al giorno e che quindi già dopo qualche ora potrebbero venire superate dai nuovi e più tempestivi aggiornamenti previsionali che trovate sul nostro portale.Precipitazioni:
ALLERTA PER SABATO 1 MARZO
- da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su tutte le regioni del nord, su Sardegna, Toscana, Umbria, Lazio, settori appenninici di Abruzzo e Molise, Campania, Basilicata tirrenica, Calabria tirrenica e meridionale, Puglia salentina e Sicilia occidentale con quantitativi cumulati generalmente moderati, puntualmente elevati al nord e sulle regioni tirreniche centro-meridionale.
- da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sul resto della Penisola con quantitativi cumulati generalmente deboli.
Nevicate: - al di sopra dei 700-900 m sulle zone alpine e sull'Appennino settentrionale, fino a 300-500 m sul Piemonte meridionale e versante padano dell'entroterra ligure, con apporti al suolo da deboli a moderati, localmente abbondanti sulle alpi.- al di sopra degli 800-1000 m sull'Appennino centrale e sulla Sardegna, con apporti al suolo da deboli a moderati.
Visibilità : nessun fenomeno significativo.
Temperature: senza variazioni di rilievo.
Venti: da forti a burrasca occidentali su Sardegna e su tutte le regioni centro-meridionali; forti da nord sulla Liguria di Ponente. Mari: agitati i bacini occidentali, molto mossi tutti i restanti mari.
Fonte: meteolive

Allerta Meteo: ecco i “giorni della merla” (con un mese di ritardo). Freddo, neve e forte maltempo: tutti i dettagli

Con un mese abbondante di ritardo, stanno arrivando sull’Italia i “Giorni della Merla”, che nell’immaginario comune rappresentano i 3 giorni più freddi dell’anno tra fine gennaio e inizio febbraio. Quello è, in effetti, il periodo “clou” dell’inverno in cui quasi sempre si verificano le più intense ondate di gelo. Quest’anno, però, l’inverno è stato eccezionalmente mite, con pochissimo freddo, per i motivi che abbiamo illustrato ieri: una stagione anomala che adesso vede una “coda” di freddo non certo particolarmente intenso, ma comunque il più significativo dell’anno intero.
ImmagineCome abbiamo già illustrato nei precedenti aggiornamenti del bollettino meteo, nei prossimi giorni si verificheranno due affondi di aria artica polare marittima da nord/ovest sull’Italia. Il primo attraverserà il Paese nel weekend, pur sfondando dalla Valle del Rodano nel Mediterraneo centrale già tra stasera e domani mattina. Il secondo, invece, inizierà nella serata di lunedì 3 marzo e porterà freddo e maltempo nei giorni successivi. La prossima settimana sarà la più fredda dell’intera stagione invernale sull’Italia, anche se da giovedì 6 e venerdì 7 marzo in poi le condizioni meteorologiche saranno in miglioramento, ma continuerà a fare freddo soprattutto nelle ore notturne e mattutine. L’Anticiclone delle Azzorre tornerà intanto protagonista dello scacchiere barico europeo, ma dovrebbe muoversi verso nord/est come possiamo osservare nella mappa sulla destra, garantendo sole e caldo tra la penisola Iberica, la Francia e il Regno Unito, alimentando un flusso fresco e instabile anche nella seconda metà della prossima settimana tra i Balcani e l’Italia.
05Di quest’ipotesi a lungo termine, però, parleremo nei prossimi giorni: intanto è bene concentrarsi sul primo affondo artico che è ormai imminente. Tra stasera e domani forti piogge e temporali interesseranno tutt’Italia, dall’estremo nord all’estremo sud. Sulle Alpi la neve cadrà copiosa dai 500-600 metri in sù, mentre in Sardegna i fiocchi bianchi cadranno dagli 800 metri in sù, sull’Appennino dai 1.000/1.200 metri in sù. L’instabilità insisterà domenica soprattutto al centro/sud, poi breve tregua lunedì mattina prima di una forte recrudescenza del maltempo tra lunedì sera e mercoledì per il secondo affondo nord atlantico e abbondanti nevicate su tutti i  rilievi a quote molto simili a quelle attese nel weekend.

Fonte: meteoweb

VIDEO eccezionale dalle Alpi: oltre 5 metri di neve sulla strada per il passo Pramollo


Un nostro lettore,Nicola Zanoli, ci ha mandato un video davvero spettacolare che pubblichiamo volentieri: girato nei giorni scorsi di ritorno da Nassfeld, queste immagini sono relative alla strada per il passo Pramollo, sul versante Sud (quello italiano) del passo, a soli 1.400 metri di quota con accumuli di oltre 5 metri intorno alla strada. Il paesaggio è davvero fiabesco, si tratta di immagini straordinarie.

Fonte: meteoweb







Ontario: MAXI TAMPONAMENTO causa neve e gelo. Coinvolti 100 veicoli


Quasi 100 veicoli sono stati coinvolti in un maxi tamponamento a catena ieri mattina vicino a Barrie, Ontario. Le proibitive condizioni del tempo, tra ghiaccio e neve, hanno causato l'incidente. Tre persone sono state ricoverate in ospedale e la Highway 400 sarebbe stata chiusa per la maggior parte della giornata per poter facilitare le operazioni di soccorso e ripristino.Nella zona si stava abbattendo una bufera di neve annessa al passaggio di un fronte freddo artico. La visibilità è scesa rapidamente a meno di 200 metri nel giro di pochi minuti.
Fonte: Meteogiornale

ABBONDANTI nevicate sono attese sulle ALPI

Se per i rilievi del Centro-Sud Italia l'inverno è stato da buttare, non si può dire la stessa cosa per le Alpi, che quest'anno hanno avuto modo di vedere degli accumuli nevosi da record. Nelle prossime ore sono attese nuove e copiose nevicate.
 Nelle prossime ore con l'arrivo della nuova perturbazione, accompagnata anche da aria più fredda, arriverà tanta neve sulle Alpi a partire da quelle occidentali. Forti nevicate sono attese in Piemonte a quote mediamente comprese tra i 500 e i 700 metri di altezza. In occasione di fenomenologia più intensa, la neve potrà spingersi anche verso i fondovalle, tanto da riuscire a imbiancare anche città come Cuneo.
Fonte: meteoportaleitalia

Ecco la SUPER perturbazione che raggiungerà stanotte l'Italia

La giornata di oggi fungerà come una sorta di "spartiacque" prima dell'intenso peggioramento previsto tra la notte di oggi e la giornata di domani. Giungerà infatti la perturbazione numero 13 del mese di febbraio che entro domani pomeriggio avrà già raggiunto parte dell'estremo Sud.
Attraverso le immagini satellitari possiamo già osservare il sistema perturbato spingersi tra la Francia e le Isole Britanniche, accompagnato da aria fredda che sta puntando verso il Mediterraneo.
Peggioramento che prenderà corpo già a partire dalla tarda serata odierna, quando le prime piogge investiranno dapprima la Sardegna, poi le estreme regioni nord-occidentali e il medio-alto Tirreno.
Domani poi il sistema perturbato scivolerà verso il Centro-Sud e darà luogo a forti rovesci a carattere temporalesco soprattutto tra basso Lazio, Campania e Calabria tirrenica.
Insomma, ci attendono 12-24 ore di maltempo a tratti anche intenso.
Fonte: meteoportaleitalia

Incombe vigoroso peggioramento da ovest, maltempo dal pomeriggio


Le ultime 48 ore sono state caratterizzate dai primi cenni primaverili. I temporali, alcuni furiosi ed accompagnati da grandine, hanno investito varie regioni d'Italia a riprova dei crescenti contrasti termici anche per via del maggior numero di ore di luce e quindi del riscaldamento diurno più ficcante.
Qualcuno potrebbe obbiettare che temporali si son visti anche nel cuore dell'Inverno, obiezione che peraltro andrebbe ritenuta formalmente corretta perché il fatto è innegabile. Ma sapete meglio di noi che osservare temporali nel cuore della stagione fredda è tutt'altro che normale. Evidentemente c'era qualcosa che non andava e le pesanti anomalie termiche positive di quest inverno stanno lì a dimostrarlo.
Ma torniamo alla stretta attualità. Sul nostro Paese domina, nuovamente, una circolazione di tipo atlantico e non a caso abbiamo tante nubi nelle regioni che si affacciano sul Tirreno - le più esposte ai venti da ovest. Circolazione che pian piano sta accelerando e che nelle prossime ore condurrà per mano l'ennesima perturbazione. Perturbazione che sarà intensa, non c'è dubbio, e lo sarà ancor di più tra la prossima notte e la giornata di domani.
Attualmente sta piovendo in alcune zone della Toscana e piovigginando anche tra Lazio e Campania. Nel corso del pomeriggio assisteremo ad un incremento dell'instabilità proprio sulle Centrali Tirreniche e non escludiamo sconfinamenti anche verso Marche, Abruzzo ed anche sull'alta Campania. Al Nord è in atto una tregua, ma non durerà. Proprio il Nordovest sarà la prima area geografica d'Italia, assieme alla Sardegna, a dover sopportare l'ondata di maltempo. Sull'Isola e in Liguria le precipitazioni potrebbero risultare davvero forti e non escludiamo possibili nubifragi. Precipitazioni che gradualmente si estenderanno verso il Nordest, ma con minore consistenza.
Sulle Alpi nevicherà anche a quote collinari, o fin sui fondivalle. Da non escludere sconfinamenti verso il Cuneese. Sull'Appennino a 1000/1200 metri, così come pure sulle montagne della Sardegna. Segnaliamo venti in rotazione dai quadranti sudoccidentali, che piegheranno da Scirocco in Adriatico e da est sulla Val Padana. Addirittura da Tramontana sulla Liguria.
Fonte: meteogiornale

Non solo meteo: scoperti 700 nuovi PIANETI extrasolari! Tutti i Dettagli

La sonda Kepler, della NASA, è stata in grado di scoprire ben 715 nuovi pianeti exstrasolari dopo aver scandagliato l'ambiente cosmico circostante la bellezza di 305 stelle. La sua esplorazione ha quindi sortito gli effetti sperati, contando che la sonda è stata rimessa in sesto dagli scienziati della NASA dopo aver subito gravi danni nei giorni scorsi.
La maggior parte dei nuovi corpi celesti ha la dimensione di Nettuno (o son di poco più piccoli) e soltanto quattro dei 715 sono poco più del doppio della Terra, seppur tutti collocati nella zona definitiva "abitabile", favorevole quindi alla vita.
Uno di questi, che è stato battezzato Kepler-296f, non si è riusciti a capirne la consistenza, dopo che gli scienziati stavano cercando di individuare un potenziale gemello della terra. La sua stella madre è grande come la metà del Sole ed è anche molto meno luminosa.
Ovviamente su tutti i 715 nuovi pianeti scoperti tra il 25 e il 26 di febbraio, bisognerà naturalmente effettuare ulteriori indagini ben più approfondite, per capirne meglio le caratteristiche.
Fonte: meteoweb

Instabilità temporalesca, nuova perturbazione alle porte: maltempo in vista

ASSALTO PERTURBATO IMMINENTE - Il primo sistema nuvoloso giunto ieri su parte dell'Italia è servito a preparare il terreno: gioco facile quindi ora per il nuovo impulso perturbato che, sulla scia del precedente, sta approssimandosi di gran carriera verso la nostra Penisola. Si tratta di un ammasso nuvoloso ben più organizzato, seguito peraltro da un nuovo pacchetto d'aria fredda che, una volta sfociato verso il Mediterraneo, acuirà non poco l'instabilità dando luogo ad una fase duratura di maltempo. In questo frangente infatti l'anticiclone delle Azzorre non riesce più a protendersi nemmeno parzialmente verso il Mediterraneo, ma resta relegato sul Vicino Atlantico. Tra l'altro stiamo assistendo ad una parziale espansione verso nord dell'anticiclone, dinamica per la quale l'aria più fredda nord-atlantica (con parziali contributi artici) verrà più facilmente dirottata verso l'Italia dando origine a quella fase di maltempo più tipicamente invernale per il week-end.
INSTABILITA' PRIMA DEL MALTEMPO - L'onda ciclonica, che ha sospinto il sistema frontale ormai sfilacciato fin sulle regioni meridionali, ha convogliato nel contempo masse d'aria più fredde ed instabili sul Centro-Nord, le stesse che hanno causato i sorprendenti temporali di ieri sera in Val Padana. Nelle ore centrali del giorno odierne si sono così originati alcuni nuclei temporaleschi piuttosto circoscritti soprattutto sulle zone interne, come accade generalmente nelle dinamiche instabili del semestre caldo. Tra le aree più interessate dagli acquazzoni le Prealpi del Triveneto e zone pedemontane ed appenniniche centro-settentrionali (tra l'altro rovesci che hanno causato anche cadute di neve fino attorno ai 1000 metri di quota, leggi qui), ma non sono mancati episodi temporaleschi fin sui litorali del medio versante adriatico. Locali temporali dal mare hanno raggiunto anche le coste della Toscana ed il nord-ovest della Sicilia.
Fonte: meteogiornale

Previsioni meteo oggi Venerdì 28 e domani Sabato 1 Marzo: MALTEMPO



Fonte: meteolive

giovedì 27 febbraio 2014

Previsioni domani Venerdì 28 Febbraio: MALTEMPO DIFFUSO

Fonte: meteoindiretta

Quasi record: di freddo in Antartide, di caldo in Nuova Zelanda. Il gelo avanza negli USA

Pur non potendo certo parlare di gelo record, è da rimarcare la persistenza in questi ultimi giorni di valori minimi inferiori ai 50 gradi sottozero nei "santuari del freddo" della Jacuzia, in Siberia. Tuttavia il polo del freddo si è ormai spostato stabilmente in Antartide dove il 24 febbraio a Concordia si è scesi a -61,2°C, sfiorando il limite assoluto mensile che è di -61,5°C 
Prime intense gelate della nuova ondata di freddo che sta interessando gli Stati Uniti. Il freddo ha già colpito Great Plains e Midwest e si sta portando sulla costa est. Le minime più basse finora si sono raggiunte ad Aberdeen e Scottsbluff con -27,2°C.
Dopo l'estrema siccità dell'ultimo anno è arrivata una forte perturbazione in California. Nelle ultime ore sono caduti 22 mm di pioggia a Los Angeles, 19 a Long Beach e 11 a San Francisco. A Los Angeles per trovare una precipitazione più intensa bisogna risalire fino al giorno di Natale del 2012!
Nuova ondata di maltempo in Giappone mercoledì 26 febbraio, questa volta con forti piogge nel sud del paese. Tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 100 mm di pioggia a Yakushima, 97 a Fukue, 69 a Aburatsu, 64 a Izuhara, 57 a Miyazaki, 52 a Nobeoka, 50 a Kagoshima.
Gran caldo negli ultimi giorni, con temperature massime già spesso oltre i 40°C, nell'Africa subsahariana. Le temperature che si registrano sono le più alte dell'intero emisfero nord. Leggi l'approfondimento.

Nubifragio ad Asuncion, la capitale del Paraguay, tra la sera di martedì 25 e la prima parte di mercoledì 26 febbraio. Una serie di forti temporali hanno scaricato 221 mm tra le 0 e le 12 GMT. Forti temporali anche nel nord dell'Argentina, tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì 74 mm a Formosa, 56 a Resistencia, 51 a Corrientes, 47 a Reconquista.
Molto caldo domenica 23 febbraio nell'area subtropicale neozelandese, l'isola Kermadec ha superato i 30°C portandosi a 30,2°C, a soli 8 decimi dal record assoluto.
Fonte: metogiornale

L’incanto di un’alba tra mare e monti [FOTO MERAVIGLIOSE]

Il sole che sorge in un freddo mattino d’inverno… svegliarsi, aprire le finestre ed ammirare la Majella che s’illumina attimo dopo attimo… Uscire da casa e, nell’equilibrio di forme e colori, nei suoni del vento o nel riflesso del sole sul mare c’è qualcosa di assoluto che emoziona e piace a tutti… E’ inutile negarlo. Destarsi all’alba ha tutt’altro sapore… la natura è così morbida, rilassata… Senza dubbio il momento del giorno più amato da chi detesta l’impellenza, il caos, la confusione, le controversie. Riusciremo a meravigliarci di fronte ad un’alba sulla Costa dei Trabocchi, tanto cara a Gabriele D’Annunzio, o alle prime luci che rendono radiosa la Montagna Madre degli abruzzesi? A giudicare dalle splendide immagini credo proprio di sì….
Fonte: meteoweb

Nuova BOMBA depressionaria entro il 15 marzo?

l maltempo del periodo 1-5 marzo, il graduale ritorno alla stabilità dal 6-7 sino al 12 e poi un nuovo affondo perturbato da nord, con depressione in approfondimento in sede mediterranea e nuova pesante fase di maltempo su tutto il Paese. 

Questo oggi sembrano suggerirci le proiezioni nel lunghissimo termine, ma non lo fanno con la solita caotica ed incomprensibile sfilza di soluzioni tutte diverse l'una dall'altra, ma con una importante convergenza verso una classica soluzione "compensativa".
 
Che significa? Quando la corrente a getto torna a scorrere con una certa rapidità e un anticiclone si allunga in modo tanto rapido verso levante, così come è previsto che accada tra il 7 ed il 12 marzo, risultando sottile come una lingua di sabbia tra due tratti di mare, è facile che alla prima frenata, quell'esile cordicella tesa si spezzi proprio nel mezzo, dando il via ad una nuova fase piovosa diretta questa volta dalla Scandinavia verso il Mediterraneo.

Le probabilità non sono dunque proprio da "ipotesi estrema", ma si attestano già ad ottimo 35-40%, perchè fanno perno sulla statistica e la didattica legata agli schemi delle varie configurazioni bariche europee previste per il periodo.

Fonte: meteolive

Severo maltempo nel fine settimana sull'Italia!!

Arriva un assaggino d'inverno, in verità l'abbiamo chiamato il "piccolo inverno marzolino" e la definizione calza a pennello, perchè il doppio episodio perturbato che ci attende tra il week-end e martedì porterà con sè molti rovesci di neve a quote anche basse e, per una volta, non solo sulle Alpi, ma anche lungo gran parte della dorsale appenninica, a sistemare le piste per le settimane bianche, anche laddove si sciava su lingue di neve spesso riportata o artificiale. 

Il giorno peggiore risulterà sabato, ma anche la domenica al sud risulterà particolarmente instabile. Da notare come questo peggioramento sia stato previsto da MeteoLive con ben 10 giorni di anticipo; taluni criticoni delle previsioni a lungo termine dovrebbero prenderne nota. 

La previsione a lungo termine è pioneristica ma fa leva sulla grande passione ed abnegazione degli esperti che ci lavorano ogni giorno, per trarne dal cilindro modellistico la proiezioni generale potenzialmente più attendibile. Tra successi ed insuccessi è sempre una grande sfida che merita rispetto. 

Lunedì altro fronte in arrivo con traiettoria nord-ovest e sud est, ma perno depressionario sul nord che tenderà un po' a frenarla, prima di farla scivolare verso il centro-sud entro martedì. Anche in questa occasione sono previste nevicate a bassa quota soprattutto in Appennino ed anche su parte dell'arco alpino, ma non mancheranno anche temporali e grandinate. L'aria artica marittima porta con sè infatti molta instabilità.

Mercoledì ancora correnti fresche da nord-ovest ma nel complesso pochi fenomeni significativi. Contemporaneamente da ovest comincerà a farsi avanti a spallate l'anticiclone che riporterà sole e bel tempo mite al nord da giovedì, conquistando anche il centro, ancora vulnerabile invece come detto il meridione.

SINTESI PREVISIONALE SINO A GIOVEDI 6 MARZO:
venerdì 28 febbraio
: peggiora gradualmente al nord e sui versanti tirrenici con nuvolaglia irregolare e le prime precipitazioni sparse, altrove schiarite almeno parziali. Dalla sera netto peggioramento sul nord-ovest, la Sardegna, la Toscana, l'Umbria ed il Lazio con rovesci, temporali, neve a 700m sulle Alpi e sugli Appennini. 

sabato 1° marzo: maltempo intenso al nord-ovest e sul Tirreno sino alla Sicilia, con temporali, nevicate a 500-800m ma con limite medio a 700m, maltempo in graduale trasferimento attenuato anche sul resto del Paese con rovesci sparsi. Temperature in diminuzione, clima simil invernale quasi ovunque.

domenica 2 marzo: instabile al sud, sul Lazio ed il medio Adriatico con piogge e rovesci sparsi, isolate grandinate e nevicate in Appennino oltre gli 800m. Altrove tempo migliore con nuvolosità irregolare, residui fenomeni su estremo nord-est, nevosi a 800m. Schiarite al nord-ovest. 

lunedì 3 marzo: nuovo passaggio perturbato al nord con precipitazioni, anche nevose sin verso i 500-600m e fiocchi a tratti sin in Val d'Adige e fondovalle aostano. In giornata peggiora anche sulla Toscana con rovesci, in nottata su tutto il centro, la Sardegna e la Campania. Altrove pausa temporanea.

martedì 4 marzo: migliora al nord, maltempo al centro-sud e ancora sull'Emilia-Romagna con neve a quote collinari al nord, a 800m altrove, clima abbastanza freddo per la stagione.

mercoledì 5 marzo: al nord miglioramento ma ancora annuvolamenti irregolari su Triveneto, Emilia-Romagna, locali nevicate sui settori alpini di confine. Instabile al centro-sud con schiarite ma anche annuvolamenti associati a rovesci, localmente temporaleschi, nevosi oltre gli 800-1000m. Temperature ancora fresche.

giovedì 6 marzo: miglioramento del tempo al nord e al centro con rialzo termico soprattutto al nord-ovest, ancora instabile e fresco al sud.

Fonte: meteolive

Numerosi TEMPORALI a spasso per l'Italia

Le umide correnti occidentali che stanno interessando il Mediterraneo centrale sono collegabili all'ormai imminente peggioramento del tempo che prenderà corpo nel fine settimana. Almeno due intense perturbazioni nord-atlantiche attraverseranno infatti l'Italia, riportando forti piogge al Centro-Nord e tanta neve sia sulle Alpi, sia sull'Appennino.
Uno dei pochi peggioramenti di stampo invernale di una stagione che fino ad ora ha davvero deluso; l'invasione polare-marittima si consumerà in tre step ben distinti, dapprima con il passaggio della prima perturbazione (tra sabato e domenica), poi della seconda (tra martedì e mercoledì) e con il successivo affluire di aria fredda orientale direttamente dai Balcani (tra mercoledì e giovedì).
Quanto meno, pur se trattandosi di un peggioramento normale e assolutamente non eccezionale, verranno ripristinate condizioni climatiche consone al periodo, relativamente ai primi di Marzo, giorni che coincidono con l'inizio della primavera meteorologica.
Oggi intanto, ce ne siamo accorti tutti, è una giornata in cui è l'instabilità a dominare indiscussa lo scenario. L'aria umida occidentale sta infatti esaltando la formazione di numerose celle temporalesche che qua e la, a macchia di leopardo, stanno interessando svariate regioni della nostra Penisola.
Dal Trentino Alto Adige al Fiuli Venezia Giulia, poi in Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Campania e Sicilia. In queste aree è tutto un fiorir di temporali che apportano rovesci sparsi e persino qualche grandinata, in uno scenario meteorologico certamente più tipico del mese di maggio.
Fonte: meteoweb

Il nord Italia e "l'ansia" per la neve

Ogni volta che sull'Italia arriva un'ondata di freddo, le prime regioni ad essere interessate sono quelle del centro-sud, specie i versanti orientali. In queste zone l'aria fredda impatta direttamente sui contrafforti appenninici, scaricando grandi quantità di neve.
La neve arriva ad imbiancare Ancona, Pescara ed in qualche caso anche Bari. La prima fase di un'ondata di freddo vede quindi il nord Italia e spesso anche il Tirreno sottovento alle correnti gelide da nord-est. Cosa del tutto normale; il freddo sa essere pungente su queste regioni per via del vento e del cielo sereno, ma di neve nemmeno l'ombra.
Quando l'aria fredda ha invaso tutto il Mediterraneo, la situazione spesso si complica. Il Mare Nostrum ha una temperatura assai più alta rispetto alle correnti gelide in arrivo da est o da nord. Il contrasto termico genera spesso depressioni in grado di garantire, prima o poi, la neve per tutti.Durante le grandi ondate di gelo è successo sempre così: nel 1929, nel 1956, nel 1985, ma anche in ondate fredde minori, ma egualmente incisive, come nel 1991 e nel 1996.
La norma può comunque essere "violata" in caso di alte pressioni troppo invadenti, come è successo ad esempio due anni fa. Il freddo è garantito, il nord Italia scende a bassissime temperature, si forma il cuscino freddo, ma esso resta fine a se stesso ed inutilizzato, in attesa che l'alta pressione riporti nuovamente i termometri a salire senza aver visto nemmeno un fiocco cadere.
Ondate di freddo "fallite" per il nord Italia se ne ricordano diverse, ma non tantissime. Quella più eclatante accadde a cavallo tra il 1992 ed il 1993. In questa circostanza non ci fu verso di far nevicare al nord, tranne che in Emilia Romagna e sul basso Veneto. Le correnti gelide orientali ricoprirono di neve gran parte delle città del centro-sud. Per il nord si attendeva la formazione di una depressione "da contrasto" più ad ovest, che invece non si formò. Il gelo come arrivò, se ne andò, senza lasciare nulla a terra. L'alta pressione, con una spanciata, ricacciò verso levante le correnti gelide e nel giro di una settimana riporto il "bel clima italico" sulla nostra Penisola.
Anche nella grande ondata di gelo di due anni fa, su gran parte del nord non andò "benissimo", anche se la neve si fece vedere quasi ovunque in fase iniziale.
Non dimentichiamoci che a decidere SE il freddo deve arrivare o no sull'Italia è sempre un'alta pressione. Se essa resta sufficientemente defilata a nord, la neve può arrivare anche sulle regioni settentrionali. Se per qualche motivo (vortice polare in rapida ripresa, getto sulla media Europa troppo forte) l'alta pressione spancia...addio! Può arrivare tutto il freddo di questo mondo e restare fine a se stesso, in attesa di scomparire piano piano sotto le grinfie del "pancione anticiclonico"...una delle cose peggiori che possa capitare all'appassionato meteo del nord Italia.
Fonte: meteolive

Un tuffo da brividi nella neve. Guarda questo incredibile VIDEO


Due amici molto coraggiosi nella città di Duluth, Minnesota, hanno avuto così tanta neve fuori dalla porta che hanno deciso di tuffarcisi dentro!
Costumi da mare, cuffie, urla da stadio ed ecco un tuffo da "brividi" alla ricerca di nuove emozioni. Tuttavia la loro sessione di nuoto si è conclusa in pochi secondi... ! 
Fonte: meteoportaleitalia

Allerta Meteo: due sfuriate polari sull’Italia, tra 1 e 6 marzo i giorni più freddi e nevosi dell’anno

E’ allerta meteo in tutt’Italia per i prossimi giorni quando due intense sfuriate polari provocheranno forte maltempo e abbondanti nevicate fino a quote medio/basse: saranno i giorni più freddi e nevosi di tutta la stagione invernale, come abbiamo già scritto ieri non perchè arriverà il grande gelo ma perché mai negli ultimi tre mesi avevamo avuto giornate così fredde e nevose, in modo particolare al centro/sud. Dopo la prima saccatura nord Atlantica che ieri ha provocato maltempo in tutto il centro/nord e in serata una violenta grandinata a Milano, oggi il maltempo sta scivolando al centro/sud con piogge e temporali soprattutto in Campania.
10Le temperature, però, sono ancora superiori rispetto alle medie del periodo in attesa delle due intense sfuriate polari in arrivo nei prossimi giorni. L’aria fredda sarà di origine artica, ma di tipo polare marittimo: riscaldata, quindi, ai bassi strati dal transito sulla più mite superficie dell’oceano Atlantico. Il primo affondo si verificherà nel weekend e in modo particolaresabato 1 marzo, quando forti piogge e temporali interesseranno tutta l’Italia occidentale e in modo particolare il Sud. La neve cadrà copiosa su tutto l’Appennino a quote comprese tra i 700 e i 1.100 metri di altitudine.
MS_1242_ensIl secondo affondo, poi, è atteso nei primi giorni della prossima settimana e in modo particolaremartedì 4 marzo. A lungo termine, poi, confermata l’ipotesi anticiclonica e primaverile dal 7 marzo in poi. 

Fonte: meteoweb

Nuova ondata di gelo negli Stati Uniti: ecco i primi dati

Finisce col botto un inverno già freddissimo per ampie zone degli Stati Uniti.
Sta arrivando, anzi è già arrivata, l'ampiamente prevista forte ondata di gelo negli USA centro-orientali.
Già mercoledì 26 febbraio le temperature sono scese ampiamente sotto i -20°C negli stati del Midwest e più in generale nel settore settentrionale delle Great Plains.
Alcune minime: Aberdeen e Scottsbluff -27,2°C, International Falls e Sherdian -26,7°C, Rochester -26,1°C, Huron -25,6°C, Bismarck, Duluth e Valentine -25,0°C, Dubuque e Helena -24,4°C, Fargo, Cheyenne e Minneapolis -23,9°C, -21,1°C a Des Moines.
Anche nelle grandi città sui Grandi Laghi si sono raggiunti notevoli valori minimi, -17,2°C a Chicago, -13,9°C a Detroit, -14,4°C a Buffalo, -16,1°C a Syracuse, -19,4°C a Sault Ste Marie, -13,3°C a Greater Rochester. Più a sud -10,6°C a Cleveland e Columbus, -11,7°C a St. Louis, -15,6°C a Indianapolis.
Stanotte, dopo una breve nevicata ieri mattina, temperatura crollata a -7°C a New York City con windchill fastidioso per il vento proveniente da ovest. Molto freddo anche nelle altre grandi città dell'est, valori tra -4°C e -9°C nell'area metropolitana tra Washington DC e Baltimora, -7°C a Philadelphia e -10°C a Boston. Più a sud -3°C a Raleigh e -2°C ad Atlanta.
Fonte: meteogiornale

In arrivo un week-end dalle caratteristiche invernali.

La nostra Penisola si appresta a vivere un week-end piuttosto perturbato, con l'arrivo di pioggia, neve e freddo che renderanno il fine settimana invernale a tutti gli effetti. Allora vediamo cosa potrebbe accadere a partire dalla giornata di venerdì.
 Nella giornata di venerdì 28 Febbraio, una nuova perturbazione si preparerà ad impattare sulla nostra Penisola. In particolare dalle ore centrali della giornata, ad essere maggiormente coinvolte saranno le regioni delCentro-Nord Italia, in particolare le aree della Liguria e dell'alta Toscana ove potrebbero verificarsi fenomeni a tratti anche molto intensi. Qualche pioggia è attesa anche sulle restanti regioni del Nord Italia e sul Lazio e la Campania. Grazie all'entrata di un nocciolo di aria più fredda in quota, la neve potrà cadere sulle Alpi a quote inferiori ai 700 metri di altezza, mentre a quote superiori agli 800/1000 metri al Centro Italia. Migliore si manterrà il tempo al Sud, eccetto qualche piovasco dovuto alla giornata di giovedì sulle estreme regioni meridionali.
Fonte: meteoportaleitalia

Tanta NEVE in arrivo sull'Appennino!

Una serie di perturbazioni nord atlantiche apporterà un profondo mutamento al clima della nostra Penisola nei prossimi giorni. Da un lato arriveranno piogge abbondanti quasi ovunque, dall'altro tornerà il freddo invernale.
Pertanto, dopo una stagione indubbiamente deludente, arriverà finalmente un discreto accumulo di neve sull'Appennino.
L'aria più fredda in quota farà ingresso nella giornata divenerdì 28, quando le maggiori precipitazioni sono attese per la sera: la neve con molte probabilità si spingerà ad accumulare fino a 800 metri, sebbene non si escludano fioccate anche a quote inferiori.
Anche la giornata di sabato 1 marzo sarà abbastanza interessante in questo senso: le precipitazioni sembrano non mancare, e le mappe meteo mostrano temperature alla quota 850 hPa (1260 m circa) che scenderanno fino a -1°C; se a ciò si aggiungono fenomeni di forte intensità, sarà possibile vedere fiocchi di neve anche a 4-500 metri. Una buona occasione, questa, per i Castelli Romani.
Infine un altro impulso perturbato è previsto tra domenica pomeriggio e lunedì 3 marzo, con piogge decisamente copiose e temperature sempre relativamente fredde: sarebbe altra abbondante neve con accumulo dai 7-800 metri in su. Ma su quest'ultimo ci ritorneremo nei prossimi giorni, quando potremo avere più certezze per quanto riguarda la quota neve.
Quel che è sicuro è che, finalmente, l'Appennino sarà di nuovo ben imbiancato dai 1000 metri in su, e molti impianti potranno riaprire.
Fonte: meteoportaleitalia
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