Le temperature sono in picchiata in tutt’ Italia e in modo particolare al centro/sud dove in queste ore la colonnina di mercurio sta tornando in linea con quelle che sono le medie del periodo, dopo il caldo record dei giorni scorsi: si rientra quindi in condizioni di normalità invernale grazie a un calo termico di oltre 10°C per molte località che avevano battuto i record storici di caldo mensile superando abbondantemente i +23/+24°C tra Lazio, Campania, Puglia, Sardegna e Calabria o addirittura, soprattutto in Sicilia, anche i +25°C.
Oggi, ad esempio, le città più calde sono Catania e Olbia che non superano i +16°C, mentre Napoli, Cagliari, Brindisi, Trapani, Taranto, Palermo e Firenze sono a +15°C, Reggio Calabria, Crotone, Lecce, Alghero, Latina, Treviso, Bologna e Genova a +14°C, Viterbo, Forlì, Pisa, Salerno, Ravenna, Aviano e Venezia a +13°C, Messina, Bari, Foggia, Trieste, Termoli, Verona, Grosseto, Guidonia, Rimini eBergamo a+12°C, Roma, Milano, Torino, Bolzano, Pescara, Ferrara, Parma e Perugia a +11°C, Ancona, Brescia e Frosinone a +10°C. Il clima è primaverile al nord, dov’è tornato a splendere il sole, mentre al centro/sud (vedi Pescara e Roma ma anche Reggio Calabria e Palermo) le temperature sono crollate tornando in linea con le medie del periodo, e diminuiranno ulteriormente di qualche grado nelle prossime ore in modo particolare nelle zone joniche del Sud.
Nel fine settimana, tra sabato 22 e domenica 23 febbraio, le temperature si abbasseranno ulteriormente scendendo localmente al di sotto rispetto alle medie del periodo. Il clima rimarrà ancora instabile e perturbato, con piogge e rovesci sparsi sabato al nord/est e nelle Regioni del centro, domenica in tutto il Sud. La neve tornerà a cadere su tutti i rilievi dell’Appennino, sabato oltre i 1.400/1.500 metri, domenica oltre i 1.000/1.200 metri, seppur senza accumuli particolarmente significativi (non basterà, ad esempio, per consentire ai gestori degli impianti sciistici di aprire le piste in quest’inverno desolante per il turismo invernale appenninico).
La prossima settimana, tra lunedì 24 e mercoledì 26, avremo una breve tregua del maltempo, seppur con temperature stazionarie, fresche e in linea con le medie del periodo, ma ampie schiarite tra nubi sparse in tutto il Paese, e qualche precipitazione isolata al nord. Da giovedì 27, però, inizierà un nuovo peggioramento che poi nei primi giorni di marzo potrebbe diventare impetuoso, con un affondo di aria artica polare marittima dal nord Atlantico sul Mediterraneo centrale. Sull’Italia, quindi, potremmo avere forte maltempo e abbondanti nevicate fino a quote medio/basse in modo particolare al centro/nord, ma successivamente anche al sud dove una perturbazione Afro/Mediterranea potrebbe ulteriormente intensificare i fenomeni di maltempo estremo, con forti venti, piogge abbondanti e tanta neve in montagna. Attenzione che l’inverno non è ancora finito e, anzi, proprio nel mese di marzo, potrebbe tirar fuori le unghie!
Fonte: meteoweb