Un avvezione di aria fredda, di matrice polare marittima continentalizzata sull’Europa centro-orientale, in queste ore sta interessando l’Italia, determinando un brusco calo dei valori termici ed un ritorno a condizioni climatiche più tipiche per la stagione invernale. Questo impulso freddo, che in queste ore si sta versando in direzione delle nostre regioni adriatiche e del sud peninsulare, è originato da una temporanea “meridianizzazione” del flusso perturbato principale, che dall’Atlantico orientale si spinge in direzione dell’Europa centrale. Questa marcata ondulazione del flusso perturbato principale è originata dal significativo “Tilting” verso est del robusto promontorio anticiclonici interciclonico, presente con un asse disteso fra la Spagna, la Francia e le Isole Britanniche. Subendo questo “Tilting” la struttura altopressoria, presente sull’Europa centro-occidentale, tenderà a disporre il proprio asse principale lungo il meridiano di Greenwich, con una graduale erosione della sua sommità più settentrionale. Lo spostamento verso levante del promontorio anticiclonico interciclonico, disposto con i propri elementi principali fra la Spagna, la Francia e le Isole Britanniche, oltre ad imporre una netta “meridianizzazione” del flusso perturbato principale, al traverso della Germania e della Polonia occidentale, determinerà lo scivolamento, in direzione del bacino centrale del mar Mediterraneo, di aria piuttosto fredda, d’estrazione polare marittima, successivamente continentalizzata durante il passaggio fra la Polonia, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, fino alla pianura ungherese e ai rilievi della Croazia e della Bosnia Erzegovina.
Lo scivolamento di questo flusso d’aria fredda, polare marittima continentalizzata, in direzione del mar Adriatico, andrà ad allungare, alimentandola ulteriormente, la saccatura in spostamento verso i Balcani, la quale tenderà ad approfondirsi notevolmente proprio al traverso dell’Adriatico, disponendo il proprio ramo discendente all’altezza dell’Italia centro-meridionale. Nel corso della giornata odierna il promontorio anticiclonico interciclonico subirà un ulteriore “Tilting” verso levante, allungandosi con i propri elementi più orientali in direzione della Norvegia e Svezia meridionale, Danimarca e Germania occidentale. Lo stiramento verso levante, ad opera del “Tilting”, della struttura anticiclonica interciclonica causerà uno “Stretching” della saccatura balcanica. Quest’ultima pressata da ovest dal notevole aumento dei valori di geopotenziale, indotto dal“Tilting” verso levante del promontorio anticiclonico interciclonico, entrando in fase di“Stretching” tenderà rapidamente ad evolvere in “CUT-OFF”, cominciando ad in vorticarsi, isolando una circolazione depressionaria, colma d’aria molto fredda in quota, sul medio-basso Adriatico, poco a largo delle coste del Molise e del Gargano.
L’isolamento di questo “CUT-OFF” (vortice depressionario chiuso in quota e colmo di aria molto fredda) lungo il medio-basso Adriatico, con un nocciolo d’aria molto fredda di matrice polare, stimato attorno i -31°C -32°C alla quota di 500 hpa, determinerà una marcata fase d’instabilizzazione atmosferica, derivata dal notevolissimo inasprimento del “gradiente termico verticale”, fra l’aria molto fredda in quota, legata al giovane “CUT-OFF” che nel pomeriggio odierno si isolerà lungo il medio-basso Adriatico, e le masse d’aria decisamente più miti e umide, di tipo temperate, preesistenti da giorni nei medi e bassi strati. Il notevole divario termico che si verrà a determinare fra le differenti masse d’aria incentiverà lo sviluppo di una moderata attività convettiva, esacerbata dal passaggio, in quota, del nocciolo di aria molto fredda (isoterme di -31°C -32°C sui 5100 metri) collegato al “CUT-OFF”, che favorirà la formazione di imponenti annuvolamenti cumuliformi, capaci di dare la stura a piogge, rovesci e fenomeni temporaleschi che in giornata martelleranno soprattutto le regioni adriatiche, ed in particolare l’Abruzzo meridionale, il Molise e la Puglia centro-settentrionale, dove si potranno verificare dei temporali di moderata intensità, accompagnati da attività elettrica e brevi ed isolate manifestazioni grandinigene.
I fenomeni più intensi dovrebbero interessare il Molise e la Puglia centro-settentrionale, e a tratti pure la Basilicata orientale e la bassa Calabria. Ma l’instabilità interesserà anche le regioni del basso Tirreno, a causa del flusso freddo (post-frontale), da N-NO e Nord, che scivolerà lungo il bordo più occidentale del “CUT-OFF”posizionato sul basso Adriatico. La fredda ventilazione dai quadranti settentrionali, umidificandosi sopra le ancora tiepide acque superficiali del medio-basso Tirreno, a causa del“forcing” orografico esercitato dai rilievi della Calabria meridionale e della Sicilia settentrionale, tenderà ad ammassare annuvolamenti di carattere cumuliforme, che saranno in grado di dare luogo a brevi rovesci di pioggia, ben localizzati, fra il reggino tirrenico e il messinese. Nel frattempo lo sfondamento dell’aria fredda, polare marittima continentalizzata, attraverso l’inserimento di una moderata, a tratti sostenuta, ventilazione da Nord e N-NE, in sfondamento dagli intagli naturali delle Alpi Dinariche verso il medio-basso Adriatico, provocherà anche un vistoso calo della quota neve, al di sotto dei 900-1000 metri, sui rilievi appenninici, dove saranno possibili fioccate coreografici anche fin dai 700-800 metri sui rilievi di Abruzzo, Molise, monti interni della Campania e della Basilicata.
L’instabilità, sulle regioni adriatiche e su quelle più meridionali, incluse le coste più settentrionali della Sicilia, insisterà fino alla giornata di venerdì, quando si assisterà ad una progressiva attenuazione della ventilazione dai quadranti settentrionali e delle residue precipitazioni, che fino alla mattinata di venerdì bagneranno buona parte della Puglia, la Basilicata orientale, le coste della Calabria ionica e la Sicilia nord-orientale. Sulle regioni settentrionali, cosi come su Liguria, Toscana, Lazio, Umbria e Sardegna, il tempo andrà a stabilizzarsi grazie al rialzo del geopotenziale in quota, legato al “Tilting” verso levante del promontorio anticiclonico interciclonico, che estenderà il proprio asse principale verso la Norvegia e la Svezia meridionale, la Danimarca e la Germania occidentale. Il bel tempo sulle regioni settentrionali e su parte di quelle centrali persisterà fino al pomeriggio/sera di venerdì, allorquando l’avvicinamento dalla Francia della coda di un sistema frontale atlantico causerà un marcato aumento della copertura nuvolosa, ad iniziare dalla Liguria e dal Piemonte, con l’arrivo delle prime piogge fra il ponente ligure e il basso Piemonte.
Fonte: meteoweb