Nel corso delle prossime 12-24 ore, ma in generale almeno fino alla giornata di venerdì, un nucleo d'aria fredda polare piuttosto organizzato e proveniente dall'Est Europa si metterà in moto verso sud-ovest, impattando sulla nostra Penisola e dando luogo ad una fase climatica prettamente invernale.
Le dinamiche del peggioramento rispecchiano appieno una situazione sinottica tipica dei mesi invernali, con l'anticiclone a mò di blocco sull'Europa centrale e una saccatura d'aria fredda, piuttosto fredda, a scivolare repentinamente nel suo bordo meridionale.
Nella serata di ieri i primi, forti temporali hanno interessato alcune aree dell'estremo Nord-Est, ma in giornata scivoleranno verso sud e scateneranno una marcata instabilità che non risparmierà praticamente nessuna regione.
L'ingresso delle fredde correnti balcaniche esalterà la formazione di numerose celle temporalesche che dall'Adriatico si spingeranno in maniera irruenta verso occidente, investendo appieno anche l'Umbria e il Lazio. Sarà brusco il calo termico, tanto da permettere alla neve di spingersi fin sotto i 1000 metri lungo la dorsale appenninica.
Per comprendere più nel dettaglio l'entità del calo termico, basti osservare i valori che si registreranno tra mercoledì e giovedì. Le massime di mercoledì non supereranno i +16/+18°C in nessuna località, mentre le minime scenderanno addirittura al di sotto dei +2/+3°C.
Il nucleo temporalesco scivolerà poi entro la serata odierna fin verso l'estremo Meridione, interessando anche la Calabria e la Puglia, ove son previsti violenti temporali da contrasto. Mercoledì, giovedì e venerdì saranno invece tre giornate instabili soprattutto per quanto concerne il medio-basso Adriatico, ove le correnti orientali determineranno rovesci e/o acquazzoni anche di moderata entità, con neve sui rilievi fin sotto i 1000 metri di quota.
Insomma, tornerà l'inverno, anche se per poco...
Fonte: meteoportaleitalia