La rapida avvezione di aria fredda, d’estrazione sub-polare marittima, che nel corso delle prossime 24/36 ore si catapulterà di colpo sulle nostre regioni, comportando un drastico calo termico ben avvertibile lungo le regioni adriatiche, verrà accompagnata dall’inserimento di una sostenuta, a tratti pure intensa, ventilazione dai quadranti settentrionali che spazzerà tutti i mari dell’Italia meridionale. In particolare sul mar di Sardegna, Canale di Sardegna, Canale di Sicilia e basso Tirreno, nel corso della mattinata di domani, si alzerà una intensa ventilazione da NO, in uscita dal Rodano e dal golfo del Leone, che spazzerà le coste della Sardegna e della Sicilia, mentre dal pomeriggio successivo sostenuti, a tratti intensi venti da N-NO e NO, scivoleranno lungo il medio-basso Adriatico, Canale d’Otranto e lo Ionio, presentando locali rinforzi sulle coste di Molise e della Puglia, dal Gargano al Salento, dove si toccheranno picchi di 50-60 km/h.
Tutto parte da un progressivo abbassamento di latitudine del flusso perturbato principale, che dal nord Atlantico penetra fino al cuore del vecchio continente. Questo significativo abbassamento di latitudine del flusso zonale, che entra dal nord Atlantico, verrà associato ad un significativo apporto di masse d’aria fredde, di stampo sub-polare marittimo, che dalle Isole Britanniche si incuneerà sul mar del Nord, per versarsi sopra le pianure dell’Europa centrale. L’addensamento della massa d’aria fredda sul versante settentrionale delle Alpi, tra Svizzera e Francia, dove si verificherà un incremento del campo barico che costringerà l’aria fredda ad aggirare l’ostacolo alpino lateralmente, permettendole di traboccare dalle famose porte del Rodano (Maestrale) e del golfo di Trieste (Bora). Il notevole divario barico (“gradiente barico”) che si innescherà tra i due versanti della barriera alpina (quello estero e quello italiano), per l’impatto delle fredde correnti settentrionali a nord dell’arco alpino, innescherà un intenso flusso (Mistral) che andrà a canalizzarsi all’interno della valle del Rodano (unico valico che permette all’aria fredda oceanica, o di origini polari, di poter penetrare direttamente sul Mediterraneo dopo aver aggirato la catena alpina) per uscire a gran velocità sul golfo del Leone, con forti venti da N-NO, che si apriranno a ventaglio sul “mare Nostrum”, a partire dalla prossima serata, con il dilagare di una intensa ventilazione da NO che proseguirà in direzione del mar di Corsica e mar di Sardegna, per poi raggiungere le coste occidentali sarde e il Canale di Sardegna dalla nottata successiva.
Al contempo l’abbassamento di latitudine del flusso perturbato principale costringerà il promontorio anticiclonico sub-tropicale, da giorni preesistente fra la Spagna e l’Italia meridionale, a cominciare ad arretrare verso l’entroterra desertico algerino e marocchino, ristrutturando la proprio cupola (la cosiddetta “radice calda” dell’anticiclone sub-tropicale) a sud della catena montuosa dell’Atlante Telliano. Il ritiro della figura anticiclonica, che sta già avvenendo in queste ore, provocherà un conseguente calo dei valori di geopotenziale a 500 hpa sull’intero bacino centrale del Mediterraneo, agevolando l’ingresso delle saccature oceaniche fino al cuore del “mare Nostrum”. Nel corso della giornata odierna l’erezione, verso latitudini più settentrionali, del promontorio anticiclonico dinamico in azione nel mezzo dell’Atlantico, assieme alla consistente azione di blocco impressa dal ben più robusto promontorio anticiclonico di blocco, presente fra il Kazakistan occidentale e la Russia europea, tenderanno ad imprimere un flusso che presenterà maggiori caratteristiche meridiane fra Scandinavia, Europa centrale e bacino centrale del mar Mediterraneo, dove si andranno ad attivare correnti con una marcata direttrice nord-occidentale, sia al suolo che in quota. Questa temporanea meridianizzazione del flusso perturbato principale, che scorre fra Europa centrale e Mediterraneo, costruirà un ampia saccatura colma di aria fredda sub-polare marittima, ben riscontrabile nell’analisi delle mappe a 500 hpa e 250 hpa, che nel corso della serata di oggi penetrerà sul settore centro-occidentale del mar Mediterraneo, iniziando a interessare più direttamente le nostre regioni centro-settentrionali.
L’affondo di questa ampia saccatura, che allungherà il proprio corpo principale fino al Tirreno e alle regioni centrali, nel corso della serata subirà un parziale “Stretching”, agevolando di fatto l’incubazione di una giovanissima circolazione depressionaria che nel corso della tarda serata di domani si andrà a chiudersi sull’Adriatico centro-meridionale, con un minimo barico al suolo sui 1008 hpa. L’isolamento di questo minimo barico di 1008 hpa, in progressivo approfondimento, inasprirà in maniera significativa il “gradiente barico orizzontale” fra l’Adriatico e il mar di Sardegna, consentendo una notevole intensificazione della ventilazione dai quadranti settentrionali che nel frattempo si era già attivata fra il mar di Sardegna, Canale di Sardegna, Canale di Sicilia e basso Tirreno, dove nel corso della nottata, fra oggi e domani, s’inseriranno sostenuti, a tratti anche intensi, venti da NO, che toccheranno localmente punte di oltre i 60 km/h (localmente anche più) lungo le coste della Sardegna meridionale e della Sicilia occidentale e settentrionale. Nella giornata di domani, mercoledì 14 Maggio, il promontorio anticiclonico presente in mezzo all’Atlantico continuerà ad allungarsi con i propri elementi più settentrionali verso le latitudini settentrionali atlantiche, cominciando al contempo a progredire col proprio bordo orientale verso il Portogallo e la Spagna, dove si verificherà un graduale aumento del geopotenziale.
La circolazione depressionaria che nel frattempo si era venuta ad isolare sul medio-basso Adriatico, dopo essersi approfondita ulteriormente, sprofondando fino a 1000 hpa, nel corso della giornata traslerà rapidamente in direzione della Serbia meridionale, prima di raggiungere il settore più occidentale della Romania, evolvendosi in un “CUT-OFF”riempito di aria fredda sub-polare marittima nella media troposfera, caratterizzato da un significativo “gradiente barico orizzontale”lungo il suo bordo più occidentale. In tale contesto estremamente dinamico l’avvezione fredda, di aria sub-polare marittima, scivolerà sulle nostre regioni centro-meridionali, attraverso una sostenuta ventilazione settentrionale, prevalentemente da NO e N-NO, che potrà risultare a tratti anche intensi, con occasionali rinforzi di burrasca, sul settore centro-meridionale dell’Adriatico, nel tratto compreso fra le coste molisane e il Gargano, dove, a causa del fitto“gradiente barico orizzontale” presente lungo il bordo occidentale della depressione in allontanamento verso la Serbia e l’ovest della Romania, soffieranno venti piuttosto sostenuti da N-NO e NO, che potranno toccare picchi di oltre i 60-65 km/h, specie fra il Gargano, e i litorali esposti del barese, leccese e brindisino. Questi sostenuti venti dai quadranti settentrionali, che dalla prossima notte cominceranno ad inserirsi sui mari che circondano la Sardegna e la Sicilia, produrranno anche un significativo incremento del moto ondoso su tutti i bacini meridionali, che da molto mossi tenderanno a divenire localmente agitati a largo.
In particolare il mar di Sardegna, Canale di Sardegna, Canale di Sicilia, basso Tirreno, e dal pomeriggio di domani pure il medio-basso Adriatico e lo Ionio a largo, che da molto mossi (forza 4) diverranno localmente agitati a largo (forza 4-5), con lo sviluppo di onde di “mare vivo” alte anche più di 2.5-3.0 metri. Nella prima mattinata di domani risulteranno agitati (forza 5) a largo il mar di Sardegna, Canale di Sardegna, il settore occidentale del basso Tirreno e il Canale di Sicilia, con onde di “mare vivo”che potranno superare anche i 3.0 metri di altezza. Dal pomeriggio di domani il moto ondoso subirà un repentino incremento anche sul medio-basso Adriatico, Canale d’Otranto e l’alto Ionio, che potranno divenire localmente agitati (forza 5), con onde alte anche più di 2.5 metri che daranno molto fastidio alla navigazione marittima. Le difficili condizioni meteo/marine dovrebbero creare delle difficoltà o temporanee interruzioni nei collegamenti marittimi fra il porto di Termoli e le isole Tremiti, Trapani e Pantelleria e Porto Empedocle e le isole Pelagie. Solo dalla mattinata di giovedì 15 Maggio 2014, con il progressivo allontanamento verso il nord della Romania della circolazione depressionaria isolatasi nel medio-basso Adriatico, la sostenuta ventilazione settentrionale comincerà ad attenuarsi su tutte le nostre regioni, salvo la presenza di locali e temporanee soffiate, prossime alla soglia d’attenzione, sul Salento e sul mar Ionio, dove peraltro permarrà un moto ondoso piuttosto sostenuto che si propagherà al basso Ionio e al mar Libico, con onde di“mare vivo” alte anche più di 2.0-2.5 metri. Sui restanti mari il moto ondoso subirà una graduale scaduta, tramite l’attivazione di una consistente onda lunga da NO in lento decadimento fra mar di Sardegna, Canale di Sardegna, Canale di Sicilia, basso Tirreno.
Fonte: meteoweb