Come ampiamente previsto, il promontorio di alta pressione di matrice nord-Africana, “attirato” in sede mediterranea dall’affondo in pieno oceano Atlantico di una profonda depressione, favorisce condizioni di tempo stabile e soleggiato su gran parte della nostra Penisola, oltre ad un graduale, ma significativo, rialzo termico.
Il momento di massimo fulgor dell’Anticiclone Nord-Africano verrà raggiunto nel corso della giornata di domani, giovedì 22 maggio, quando lo stesso vortice depressionario responsabile della sua genesi lo costringerà ad allontanarsi dal nostro Paese. Sarà, quindi, una “toccata e fuga” caratterizzata da valori termici piuttosto “interessanti” dovuti, principalmente, all’ingresso di isoterme ad 850 hPa (circa 1500 metri) comprese fra +17/+19°C al Centro-Sud e fra +12/16°C sulle regioni Settentrionali le quali, anche se piuttosto celermente, favoriranno un’impennata della colonnina di mercurio verso valori simil estivi, specie sulle regioni Centro-Meridionali, con punte (su Isole Maggiori e Puglia garganica) di +31/32°C. Già dalla giornata di venerdì 23, però, la vasta struttura depressionaria attualmente presente sulla Penisola Iberica muoverà, gradualmente, verso le nostre regioni.
Le correnti umide ed instabili oceaniche, accompagnate da aria piuttosto fresca in quota (-18°C a circa 5.500 metri), andranno a “valorizzare” le manifestazioni temporalesche dapprima al Nord e poi, nel corso del fine settimana, anche sulle rimanenti regioni. C’è da aggiungere che i contrasti termici potrebbero essere tali da tramutare questa enorme energia potenziale in temporali di notevole intensità, accompagnati da fenomeni grandinigeni, colpi di vento e, localmente, anche possibili tornado.
Al fine di valutare al meglio quest’ultima circostanza, potremmo cercare di analizzare alcuni parametri particolari: il CAPE (Convective Available Potenzial Energy), Vorticità a 500 hPaed umidità presente a 700 hPa (circa 3500 metri di quota). Osservando le tre mappe allegate, infatti, possiamo facilmente constatare che gli “ingredienti” necessari alla formazione di fenomeni particolarmente intensi ci sarebbero tutti.
In particolare sulle regioni Settentrionali, segnatamente durante le ore pomeridiane divenerdì 23 maggio, spiccano valori del CAPE prossimi a 2000 J/Kg (è bene ricordare che i valori che determinano condizioni favorevoli all’innesco di forti temporali sono di circa 1500-2000 J/Kg), associati al passaggio di apprezzabili nuclei di vorticità oltre che ad un buon richiamo umido sud-occidentale.
A questo punto non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti al fine di rendere, così come si conviene, maggiormente “assodati” tali parametri.
Fonte: meteoweb