Con l'arrivo del prossimo weekend è atteso un forte calo della temperatura sull'Europa dell'est, sino a lambire l'Italia con effetti soprattutto sul mezzogiorno, lato adriatico. In seguito potrebbe ancora una volta prevalere la mitezza portata dalle correnti occidentali oceaniche ma c'è ancora tempo.
Situazione attuale: un campo d'alta pressione veicolante aria molto mite di origine oceanica, è andato distendendosi sul Mediterraneo centrale ed occidentale, determinando il definitivo esaurimento degli effetti portati dall'aria fredda che ci ha interessato appena una manciata di ore prima. Le temperature hanno pertanto subito un sensibile aumento su tutti i settori italiani, sia al suolo che alle quote superiori. Nei casi più estremi abbiamo avuto aumenti della temperature dell'ordine dei 10-15 gradi nel giro di 48 ore. Nuvolosità alta e stratiforme ha interessato le regioni settentrionali, provocate dall'addossamento di un sistema frontale lungo l'arco alpino. Nubi sparse di tipo basso anche lungo le coste della Liguria e della Toscana.

Nel corso del weekend sabato 3, domenica 4 gennaio, l'anticiclone oceanico resterà adagiato al Mediterraneo, determinando sull'Italia un periodo di "stasi" atmosferica generale, nella quale le temperature risulteranno particolarmente sia miti alle quote superiori, sia lungo le coste. Qualche inversione termica e freddo umido soltanto nella Valpadana e sulle conche interne di Alpi ed Appennino.
Lambiti dall'aria gelida sotto l'Epifania.
L'Italia verrà a trovarsi temporaneamente "scoperta"dalla protezione dell'anticiclone, particolarmente colpiti i settori meridionali che andranno sperimentando una nuova parentesi di freddo e qualche spruzzata dineve a bassa quota tra lunedì 5 e martedì 6, giorno dell'Epifania, particolarmente colpiti i settori basso adriatici. Una flessione delle temperature si farà sentire su tutto il nostro territorio ad eccezione forse della Sardegna, ma avremo comunque a che fare con un evento di poco conto.
In seguito cosa succederà?
Fonte: meteolive