Le previsioni meteo per il mese di Gennaio 2015 iniziato oggi: subito un’altra ondata di gelo nel Mediterraneo, potrebbe colpire ancora una volta il Sud
L’inverno 2014/2015 è soltanto appena iniziato, per giunta da pochi giorni dopo il solstizio del 21 dicembre: la stagione è molto lunga, durerà fino a fine marzo e proprio oggi consultando i dati meteo con i nuovi record di freddo misurati nelle scorse ore al Sud, possiamo notare come i precedenti picchi di gelo eccezionale sull’Italia si siano verificati proprio nel mese di marzo. Al sud non nevicava come accaduto nei giorni scorsi, dal lontano 30-31 gennaio 1999 mentre l’ultima ondata di gelo e neve così estesa e intensa sul nostro Paese è stata quella del febbraio 2012, entrambi questi eventi che si sono verificati nel momento “clou” dell’inverno, quello che solitamente è il più freddo, tra fine gennaio e inizio febbraio.
Stavolta, invece, possiamo dire che il gelo – per quanto eccezionale – è addirittura arrivato fuori stagione, in netto anticipo rispetto al periodo solitamente più freddo dell’anno. Questo, in ottica previsionale, non significa nulla: potrebbe continuare a fare molto freddo per tutto l’inverno o invece potrebbe essere un inverno d’ora in poi mite senza più ondate di freddo e neve; ma così non sarà perchè già nei prossimi giorni un’altra ondata di gelo molto intensa raggiungerà il Mediterraneo.
Sarà ancora una volta aria polare (anche se arriva da nord/est la sua origine non sarà assolutamente siberiana, bensì artica) che rischia di provocare nevicate eccezionali tra Grecia e Turchia e freddo straordinario persino nel nord Africa tra Libia ed Egitto. Un’ondata di gelo e neve che sicuramente riporterà subito il freddo anche al Sud Italia, e forse potrebbe persino riportare gelo e neve se nei prossimi aggiornamenti dei centri di calcolo ci sarà un ovest-shift di tutta la struttura dell’irruzione. Esattamente come nei giorni scorsi, l’aria fredda scorrerà lungo il bordo orientale dell’Anticiclone delle Azzorre, eretto sull’Europa occidentale a garantire bel tempo e clima mite su Spagna, Francia e isole Britanniche fin sulle zone meridionali della Scandinavia.
Intanto nelle prossime ore al Sud il clima rimarrà freddo e tipicamente invernale. Le temperature aumenteranno di qualche grado soltanto nella giornata di sabato 3 gennaio, ma al suolo e ai bassi strati il rialzo termico sarà limitato mentre gli sbalzi si riveleranno più accentuati in quota: le località calabresi e siciliane che nei giorni scorsi hanno raggiunto temperature di -10°C, addirittura -15°C ad alta quota, si ritroveranno ad avere temperature massime vicine ai +10°C in un contesto climatico sempre più bizzarro e movimentato. Ma lo “sbuffo” occidentale e mite dell’Anticiclone delle Azzorre durerà davvero molto poco. Già dal pomeriggio di domenica, infatti, le temperature saranno in netto calo su tutte le Regioni Adriatiche e al Sud, con maltempo diffuso e piogge localmente intense nel basso Tirreno tra Calabria e Sicilia. Tra lunedì 5, martedì 6 emercoledì 7 tornerà il freddo pungente, ma appunto – come dicevamo – c’è la possibilità che l’irruzione colpisca in pieno il Sud e soprattutto Puglia, Calabria e Sicilia, provocando ancora nevicate fino a quote molto basse e gelo polare. Al momento il Sud si trova al limite della possibile nuova irruzione, e stiamo parlando di un’evoluzione che rimane dentro la prima decade del mese di gennaio. Il prosieguo della stagione invernale, iniziata col botto, è ancora una grande incognita. Di certo c’è che siamo soltanto all’inizio, e che di giorno in giorno sembrano ripetersi configurazioni ideali per continue incursioni fredde dai Balcani verso il centro/sud, mentre al nord la facilità dell’anticiclone delle Azzorre di estendersi verso l’Europa occidentale dovrebbe garantire lunghi e monotoni periodi di sole e bel tempo, seppur con temperature più o meno in linea con le medie stagionali.
Fonte: meteoweb