L’ondata di gelo che ha colpito la Sicilia è stata talmente potente da far abbattere persino un record di freddo assoluto, stracciando i precedenti rilevati durante le terribili ondate di freddo del 900, come quelle storiche del 1929 e del 1956, o del 1962 o 1988. Difatti la stazione di Cozzo Spadaro, nell’estrema punta sud-orientale della Sicilia, una delle più calde di tutto il territorio italiano (stretta fra due mari), ha registrato una eccezionale temperature minima di ben -0.2°C, proprio nel momento in cui sull’area di Capo Passero passavano dei nuclei precipitativi, che grazie alle isoterme bassissime a 850 hpa, con valori sotto i -8°C a 1300 metri, sono risultati praticamente nevosi fino a livello del mare. Tanto che nel momento in cui si è registrata la temperatura minima, cosi estrema, su un’area circondata su tre lati dal mare, erano in atto delle nevicate che hanno depositato circa 1-2 cm di neve fresca fra Cozzo Spadaro, Pachino, Capo Passero e persino nell’isola delle Correnti. Riguardo la zona di Cozzo Spadaro, solitamente la più esclusa dalle nevicate in tutto il territorio nazionale, nessun anziano può ricordare l’ultimo accumulo nevoso di quell’area che fu nel Gennaio 1905.
In questa località, penalizzata dal mare mite e dal costante soffio dei venti marittimi che fanno sempre impennare l’umidità relativa e la temperatura dell’aria, il freddo così intenso si può raggiungere solo in presenza di forti avvezioni di aria gelida di matrice artica, e concomitanti precipitazioni. Quest’ultime agiscono da travaso all’aria molto fredda che affluisce in quota, facendo scivolare la colonnina di mercurio a livello del mare, anche al di sotto dei +2°C +1°C. I -0.2°C di Cozzo Spadaro, oltre a fare la storia della rispettiva stazione, mai scesa così in basso da quando esistono le rilevazioni moderne, rappresentano niente meno che il primo record assoluto freddo stabilito nel mondo in questo inizio 2015. Appena tre ore dopo la mezzanotte del nuovo anno. Un record storico di freddo tutto made in Sicily, e nel punto geografico più impensabile. Un dato che rimarrà vivo per decenni negli annali climatologici.
Fonte: meteoweb